DELIRIO ALLO SPECCHIO [Me ne vado]

— Me ne vado. Vado via.
Vado via dove?
— Via.
Ma dove via?  Via da che?
— Via da tutto, via da me. Via dai miei pensieri, via dai sogni e dai desideri, via dalle immagini trite e ritrite di sofferenza e speranza, via da tutto quello che ogni tanto mi si presenta come possibile e importante, via da tanta voglia di essere e di esserci, via da questo mio innato desiderio di apprendere e di diventare. Via. Ecco fatto. Adesso cancello tutto, azzero il counter, chiudo bottega, chiudo tutto quello che ho scritto, detto, fatto, proposto, segnalato. Via.
A chi interessa?
— A nessuno. A me principalmente, ma in fondo, a tutto il resto del mondo. Via via via via. Ecco fatto, chiudo tutto e me ne vado. Prendo il primo treno e scappo. Fuggo. Fuggo lontano. Dove nessuno mi conosce, nessuno sa chi sono.
Perchè, chi sono io? Chi mi conosce per quella che sono? Chi sa chi sono io?
— Nessuno.
E allora?
— Allora che?
Allora… voglio dire, perchè fuggire, se tanto non sei nessuno nemmeno qui, e già qui nessuno sa chi sei?
— Ma dì mi stai prendendo per il culo? [
Opps… non è un termine che si addice ad una signora].
Perchè tu sei una signora?
— Io? Non lo so.
E allora chettifrega?
— Di che?
Cosa?
Cosa di che?
Di che cosa?
— Ma di’, hai bevuto?
Sì, ho bevuto.
— Ah ecco
Ho bevuto acqua.
— Oooohhh, ma ci fai o ci sei?
Ma mi dici cosa vuoi da me?
— Io?
Si tu!
— Io non voglio niente da te.
E allora perchè mi stai addosso scusa?
— Io ti sto addosso?  Senti, ma mi spieghi cosa vuoi?
Ti ho detto che non voglio proprio niente. Tu fai domande, io ti rispondo.
— Ma ti ho chiesto risposte? Dimmi, ti ho chiesto di rispondermi?
Ma non posso fare a meno di dartele. Proprio non posso.
— E perchè, sentiamo…
Perchè io sono te.
— Tu sei cosa???
Sì, io sono te. Quella che sta dall’altra parte.
— Dall’altra parte dove?????
Dall’altra parte dello specchio, stronza!
— Ohh… bada a come parli!
Io parlo come mi pare. Di me, dico quello che voglio.
— DI TE, NON DI ME!
Ma lo vuoi capire, che quella che vedi allo specchio sei te????
— No tu non sei me.
Guarda, sai cosa ti dico?
— Eh… dimmi dai!
E’ proprio meglio, che tu te ne vada.
— Oh, brava, adesso hai capito. Me ne vado.
— Ehm…dove?
— AIUTOOOO!!!!!

4 Comments

  1. ciao ipotta io so da fonte sicura che quando ti specchi vedi una bellissima signora
    (lo so che stacosa già te l’ho detta e tu ci hai riso sopra, ma si da il caso che sul senso estetico della mia fonte sicura nessuno può nutrire dubbi di sorta)
    🙂

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  2. se è la persona a cui penso io (e ho di ben donde di pensare che sia lei) allora non è tanto attendibile. Quando vuole bene il suo senso estetico va a farsi benedire. E mi vuole molto bene, lo so. Comunque quando scrissi questi deliri era per esorcizzare un grandissimo conflitto che da sempre ho con il mio specchio e la mia immagine riflessa. Anche quando ero bellissima, avevo difficoltà ad accettare che la persona dall’altra parte non splendesse di luce propria… lo ammetto, mi piacerebbe tanto, ma proprio tanto poter passare dall’altra parte dello specchio e vedere che mondo c’è di là, che effetto fa guardare questo mondo con gli occhi dell’altra immagine…

    Lo so, lo so… sto peggiorando. Ecco perché mi sono assentata per un po’ dai blog! 😀

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