Vedere prima il film ispirato a un libro, e successivamente leggere il romanzo originale ho sempre pensato fosse cosa sbagliata. Bisognerebbe SEMPRE prima leggere il libro e poi vedere il film da cui la storia è tratta. Perché i libri sono sempre MIGLIORI dei film, non c’è storia. I casi in cui succede il contrario sono rarissimi (uno su tutti "Le regole della casa del sidro" di John Irving, il cui film è una delicatissima storia d’amore conflittuale, il libro un’accozzaglia di parole mal combinate rese ancor più stridenti dalla pessima traduzione fatta da un probabile traduttore ubriaco, per lo meno nell’edizione del libro che ho trovato su una bancarella qualche anno fa…) e per questo film, STARDUST tratto da un romanzo fantasy di Neil Gaiman, la situazione non è differente. Il libro è di gran lunga migliore del film, nonostante sia un film gradevole, relativamente aderente alla storia del libro, impreziosito forse da escamotages probabilmente necessari per una narrazione visiva e cinematografica, ma assai meno elegiaco del libro, che trasporta il lettore fino alla fine della narrazione in un mondo sì fantastico, ma pervaso da una patina di malinconica ineluttabilità delle cose, da un senso di poesia mista a tristezza dolcissima. L’ho letto in fretta, senza quasi fermarmi, con la consapevolezza che questo scrittore sa scrivere, sa presentare i suoi personaggi, sa maneggiare la penna senza tentennamenti o indecisioni. E alla fine sono rimasta pervasa da una bella sensazione, la sensazione di aver letto un bel libro, di essermi divertita e di riconoscenza verso chi mi aveva consigliato di leggerlo e di vederne il film. Che comunque consiglio a tutti gli appassionati del fantasy e del fantastico di andare a vederlo o di noleggiarne il DVD. Non prima di averne letto il libro, comunque. Perché il contrario pregiudica molte belle sensazioni che invece meritano di essere provate.
Pubblicato da amnerisdicesare
italiana nata a Sao Paulo del Brasile, vive a Bologna. Sposata a un medico calabrese, mamma e moglie a tempo pieno, collabora come free-lance per riviste femminili. Dal 2005 gestisce il F.I.A.E. – Forum Indipendente Autori Emergenti http://fiaeforum.freeforumzone.leonardo.it, insieme gruppo e laboratorio di editing autogestito per scrittori emergenti. Ha pubblicato il saggio “Mamma non mamma: la sfida di essere madri nel mondo di Harry Potter” nell’antologia benefica Potterologia: dieci as-saggi dell’universo di J.K. Rowling (CameloZampa Editore 2011); un suo racconto, intitolato “Zanna” è presente nell’antologia di racconti animalisti “Code di Stampa” (La Gru Edizioni 2011); ha pubblicato nel 2012 il suo romanzo d’esordio, Nient’altro che amare (Edizioni CentoAutori), vincitore del Premio Letterario Mondoscrittura, e nel 2013 ha partecipato al progetto di scolastica coordinato da Manuela Salvi “Prossima fermata… Italia!” (Onda Editore) scrivendo il capitolo dedicato alla regione Calabria. Ha curato l’antologia benefica “Dodicidio” per il progetto POP di La Gru Edizioni scrivendo il capitolo “Febbraio” (2013) e ha vinto il “Concorso Cercasi Jane” indetto dalla Domino Edizioni con la quale il 1 settembre 2013 è uscito il suo romanzo “Sirena all’orizzonte” secondo classificato al Premio Letterario Magiche rose 2014 di Fiuggi. A giugno 2014 invece è uscito Mira dritto al cuore per i tipi della Runa Editrice, mentre un secondo saggio sulle figure materne nella saga di Harry Potter dal titolo “Mamma non mamma: le madri minori nel mondo di Harry Potter” uscirà a gennaio sempre con Runa Editrice. Collabora con il portale di informazione online Rete-News.it (www.rete-news.it) scrivendo articoli di cronaca, costume e musica e con la rivista letteraria digitale e online Inkroci (www.inkroci.it ) in qualità di traduttrice. Mostra tutti gli articoli di amnerisdicesare
2 Comments
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Un altro esempio di film migliore rispetto al libro, a mio avviso, è I Passi dell’amore.
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Ho letto anche io Stardust? Ma devo dirti che lo odiato PROFONDAMENTE.
Il Fantasy più odioso che abbia mai letto… in realtà l’unico fantasy che ho odiato…
Mi ha lasciato un nervoso addosso. Lo stile narrativo lo trovo odioso…
Insomma, tutto un odio.
Però il film lo andrò a vedere, sperando con tutto il cuore di non pentirmi. Già non acquisterò MAI più libri di Gaiman, se anche il film risultasse così odioso non vorrò mai nemmeno più vederlo…
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