You’re a stressed out single mother
Who has clearly been harrassed
Well you can’t predict the future
For you can’t erase the past
‘cause your baby isn’t going anywhere but up
So join the line and get the dole for the stressed out single mothers
Sei una mamma single stressata che è stata chiaramente devastata, non puoi predire il futuro, non puoi cancellare il passato perché il tuo bambino non può andare da nessuna parte se non avanti, così anche tu ti unisci al gruppo e ti accolli il fardello delle altre mamme single…
Confesso. Mika lo conoscevo per la canzone Grace Kelly, che mi era piaciuta tanto come motivetto estivo e tormentone da piscina e acquagym. Ricordava il vecchio motivetto dei Bronsky Beat, Smalltown Boy e quelle sonorità anni ’80 mi intrigavano, unitamente al falsetto che è una tecnica vocale che amo moltissimo. Quando vennero passate in radio le altre canzoni del primo album, Life in a cartoon motion, e i primi videoclip, l’aspetto giocoso e adolescenziale del cantante mi piacquero ma non mi colpirono particolarmente. Con il secondo album, The Boy Who Knew Too Much, la canzone Rain mi attirò ma ancora senza davvero arrivare al cervello. È stato il singolo Underwater, che fa parte del terzo album di Mika, The Origin Of Love, a conquistarmi sul serio. La prima volta che l’ho ascoltato – a XFactor, durante l’ospitata televisiva della popstar anglo-libanese – ho sentito vibrazioni molto positive. Ma poi me ne sono dimenticata. Capita, soprattutto quando non si ascolta mai molta musica e la si ascolti solo in momenti particolari della propria vita. Il duetto Chiara-Mika e la canzone Stardust hanno compiuto un miracolo in me. Ho “sentito” forti vibrazioni, una corrente elettrica attraversare i due cantanti e la resa sul palco di quella canzoncina – diciamolo, in verità non particolarmente intensa, sia come testo che come musica, però orecchiabile – è stata a dir poco magica. Per giorni non sono riuscita a smettere di guardare su YouTube il duetto, osservare ogni loro mossa, sguardo, mutazione di voce. Molto probabilmente solo mie personali impressioni (però avallate dai commenti di altri spettatori) ma tra i due c’è stata un’intesa che andava molto al di là della semplice professionalità e simpatia reciproca. C’era un’intensità quasi intima, un brillio negli occhi, un’allegria e complicità tra due cantanti che non si erano mai conosciuti prima, e che hanno probabilmente provato quella canzone solo per pochi minuti poche ore prima. Da lì è cominciato tutto. Ho iniziato a scandagliare la rete. Ho scoperto molte cose su Michael Holbrook Penniman Jr. in arte Mika, e quello che ho scoperto mi ha turbato. Soprattutto mi hanno colpito i testi di alcune sue canzoni, che poi ho scoperto essere anche le mie preferite – non quelle maggiormente pubblicizzate, non quelle che danno titolo agli album, non quelle che il cantante stesso venera con religiosa emozione – e i significati veri nascosti dietro note allegre e giocose; sembrano canzonette leggere e non lo sono. Ho scoperto dietro a quelle facce buffe e sorridenti un artista malinconico e inquieto, problematico sicuramente, molto pacato e gentile, non il geniaccio maledetto ed eccessivo, non le poète maudit che tanto piace alle masse e fa successo proprio grazie ai propri eccessi, ma un uomo conflittuale e sensibilissimo, contraddittorio e profondo, per niente tenero, per niente delicato, preciso, meticoloso, maniaco, ma poeta dentro il profondo della propria anima. Un’anima, sì. Un’anima carica di sentimenti pesanti e bellissimi. Fragile e facile alla devastazione. Ma proprio per questo estremamente preziosa. Questa canzone che cito in apertura, che fa parte dell’EP Songs for sorrow ne dimostra la capacità silenziosa di raccontare, in completa poesia, la solitudine di un alcolista e le parole sono tutto fuorché compiacenti e allevianti. Sono dure e quasi feroci. Questo è Mika. Non il cantante che tra palloncini e pupazzi sul palco canta canzoni da discoteca ma un artista che attraverso l’apparente gaiezza musicale racconta momenti di autentica disperazione. Un uomo che ha avuto il coraggio di dichiarare il proprio amore per un altro uomo, da un palcoscenico, e con un’emozionante testimonianza di passione e devozione. Un uomo così non può che essere un genio.
Nota:
Ieri è stata una giornata molto importante, sulla scena mondiale. 250 persone tra cui molti giovani e giovanissimi sono morti in un incendio divampato in una discoteca mentre una band suonava. Pare che anziché aprire subito le porte della discoteca, i gestori del locale abbiano invece chiuso le porte per permettere di uscire solo chi esibiva il biglietto di entrata regolarmente pagato e non perdere così l’eventuale incasso.
In Italia e nel mondo si è celebrata la Giornata della Memoria, con i soliti strascichi polemici che un argomento come questo si porta dietro.
E infine, a Parigi, si è svolta la seconda sfilata per la parità di diritti per le coppie omosessuali. E’ curioso come si sia svolta l’indomani dall’approvazione della legge voluta da Putin in Russia che proibisce anche solo di parlare dei problemi dell’omosessualità in pubblico in Russia, pena severissime sanzioni punitive. Due facce dello stesso mondo. Non certamente belle facce, se nel 2013 ancora si deve lottare per poter anche solo chiedere di essere ascoltati. Non ho visto nessun portale italiano darne notizia. Siamo in tempo di elezioni, l’argomento è spinoso.
#MIKA hier avec Doriand dans le metro Parisien, direction Bercy pour les “Enfoirés” @mikasounds twitter.com/france7885/sta…
— ✨France7885 ✨✨ (@france7885) 28 gennaio 2013
Ma la pop star internazionale amata e osannata da tanti, Mika era alla manifestazione, a sfilare insieme alla gente comune. In ritardo per le prove di un’altra manifestazione di grande impegno, Les Enfoirés, uno spettacolo-manifestazione di beneficenza a cui avrebbe poi partecipato, Mika ha preso in tutta fretta il Metro per arrivare in tempo e salire sul palcoscenico dove decine di altre celebrità del mondo musicale e sportivo francese hanno dedicato la loro popolarità alla causa dei più poveri e deboli del pianeta.
Ecco, questo è Mika, un esempio di genio e dignità di essere che mi fa apprezzare questo artista come persona sempre di più.
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