11 aprile 1998 ore 09:15
2 chili e 41 cm. alla nascita.
Indice Apgar 9/10
Segno zodiacale: Ariete
«Signora, la vedo preoccupata…» il bel ragazzo biondo, un po’ robusto si sporge sulla ringhierina che fa da pediera del mio letto. Si toglie gli occhiali e sorride, un sorriso ampio e fresco. Rilassante. Gli occhi sono grandi, rotondi, di un azzurro chiaro intenso, ricordano il mare di Tropea al mattino e il suo arrossire lievemente rende il suo volto ancor più paffuto. «Eh, solo due chili di peso! E quarantuno centimetri! E’ così piccolo!» rispondo tornando a guardare la creaturina che ho tra le braccia e che, affamata, non ha alcuna intenzione di staccare le sue labbrine a ventosa dal mio seno.
«Se fosse stato anche solo di un etto in meno, lo avremmo dovuto mettere in incubatrice, ma così sta bene. Del resto è nato di trentasette settimane…» mi fa eco l’ostetrica che mi sorveglia da vicino.
La vedo inizialmente un po’ sulle spine. Vorrebbe insegnarmi, è più forte di lei, ma io so già come fare, ho un bimbo di quasi quattro anni che mi aspetta impaziente a casa. Solletico il pupo delicatamente sulle labbra, abbasso poi con il dito il capezzolo quel tanto da riuscire a staccare la piccola sanguisuga. Quindi, con gesto ormai sicuro, lo sollevo, lo metto in posizione verticale appoggiandolo alla spalla. Non devo aspettare neppure un attimo che il ruttino arriva come uno scoppio di petardo.
«Salute!» esclama la donna accanto a me, intenerita.
«Signora, se la cosa la può tranquillizzare, deve sapere che pure io sono nato prematuro. Pesavo due chili ed ero piccolissimo, molto più piccolo del suo Leonardo qui… Eppure mi guardi adesso: sono o non sono cresciuto bene?» Ridacchia allegro e gli rispondo rivolgendogli un sorriso aperto di gratitudine sincera, ora già più serena e compiaciuta. E’ vero. Se anche lui è così ben messo, mio figlio non ha ragione di non crescere bene e diventare grande e grosso un giorno.
Osservo con amore questo piccolo batuffolo profumato.
E sottovoce, mentre il medico e l’ostetrica si allontanano lasciandomi sola, sussurro:
«Ti amo. Dio quanto ti amo, piccolo mio…»
Buon Compleanno, Leo.
63 chili e 1,80cm oggi, sedici anni dopo.