Di Amneris Di Cesare, Venerdì 13 giugno 2014 alle ore 11.08
pubblicato su F.I.A.E. GROUP OF FACEBOOK
1. devi prima di tutto essere sicuro che il tuo libro sia scritto “bene”. Non serve aver avuto otto in italiano al liceo, essere laureato in lettere, in inglese o in storia dell’arte e scrivere poesie ispiratissime. Scrivere narrativa richiede la conoscenza di certe tecniche che bisogna apprendere e poi subito dimenticare.
2. Consiglio spassionato: fai leggere il tuo romanzo a qualcuno che NON ti voglia così bene da dirti che è bellissimo anche se magari non lo è affatto. Qualcuno che ti dica i suoi dubbi su dove e come non è interessante/comprensibile.
3. Guardati intorno nella rete. Ci sono siti web come Writer’s Dream che hanno un forum apposito dove si discute di questo e siti web che hanno liste di Editori NON a pagamento anche suddivisi per genere.
4. Controlla nei siti degli editori RIGOROSAMENTE NON A PAGAMENTO il loro catalogo. Controlla se pubblicano il genere del tuo libro. Se è un genere fantasy sei fortunato, ce ne sono tanti di CE che pubblicano questo.
5. Controlla sempre le modalità di invio del manoscritto che la CE ti richiede. Se ti richiede il CARTACEO è inutile che tu invii il manoscritto via email. Se ti chiede SINOSSI, è inutile che tu invii il manoscritto per intero. Verresti subito cancellato.
6. Imposta una SINOSSI. Deve essere di 2 pagine (2 cartelle in Word da 1800/2000 battute spazi inclusi) e deve racchiudere tutta la storia, fino alla fine, ma deve ancheessere scritta in maniera accattivante.
7. Prepara un Curriculum letterario. Se hai vinto un concorso con qualche racconto, se hai partecipato a qualche corso di scrittura creativa; se hai pubblicato con una EAP non lo indicare. Potrebbe essere controproducente.
8. Prepara una mail di presentazione, che sia gentile, educata e SCRITTA BENE! Per scritta bene dico con tutta la grammatica e la punteggiatura e l’ortografia al posto giusto. Sembra assurdo specificarlo, ma ho visto cose che voi umani. In rete ci sono tanti blog di amici e colleghi scrittori che spiegano con un esempio come scriverne una al meglio.
9. Quando sei sicuro di tutto questo, spedisci. Ma NON aspettarti una RISPOSTA IMMEDIATA. Molti hanno fretta e dopo due settimane o anche meno iniziano a tempestare di telefonate le CE. Una risposta da una CE impiega mediamente dai 4 agli 8 mesi. Se dopo 8/10 mesi NON hai avuto risposta, vuol dire che è stato cestinato il tuo manoscritto.
Direi che questo potrebbe essere una base su cui lavorare…
ALTRI PUNTI CHE POTREBBERO SEMBRARE
INSIGNIFICANTI E INVECE NON LO SONO:
1. Controllare sempre le regole di impaginazione ortografica che la CE a cui si vuole spedire in manoscritto richiede. Se non ci sono, attenersi a queste:
- a) Font: Times New Roman/Calibri misura 12 (ultimamente va molto di moda il Garamond o il Georgia, 14) spaziatura 1,5
- b) impostazione pagina: 1800/2000 battute spazi inclusi (in genere è 3,5 margine dx/sx e 4 superiore/inferiore)
- c) Dialoghi: sempre meglio usare i CAPORALI << E >> ultimamente quasi tutte le case editrici vogliono questi.
Altrimenti ci sono la “LINEETTA LUNGA” — (si ottiene con Alt+0151 in Ascii) o “le virgolette” (poco usate, perché usate più spesso per i “pensieri” e le citazioni.
I CAPORALI non hanno una specifica regola, se non che la punteggiatura
(PUNTO, VIRGOLA DUE PUNTI E PUNTO E VIRGOLA) va sempre fuori dal CAPORALE di CHIUSURA mentre PUNTO ESCLAMATIVO E INTERROGATIVO vanno sempre DENTRO)
<<Ciao!>>, disse sorridendo
Le lineette lunghe invece hanno una regola ben precisa:
— Ciao, — disse sorridendo — ci vediamo dopo!
se ci sono intercalari, la lineetta lunga deve chiudere il dialogo. Se NON ci sono più intercalari, la lineetta lunga non deve più chiudere.
— Basta, ti ho detto basta!
— E questo chi lo stabilisce?
— Lo dico io, lo stabilisco io.
- d) I flash back e i pensieri in genere vanno messi in “corsivo“.
- e) Possibilmente ricordarsi SEMPRE di giustificare il testo sia a destra che a sinistra
- f) Non dimenticare MAI che Perché (come poiché, giacché) ha l’accento acuto e non grave. Gli editor controllano e ci guardano, dando per scontato che se NON si sa una cosa così elementare, NON si è in grado di curare il testo in maniera adeguata.
- g) Attenzione alle D Eufoniche. Molte Case Editrici prendono l’uso della D Eufonica a pretesto di un testo Non accurato, altre invece discutono sul fatto che si tratti di scelta editoriale. In ogni caso, la D Eufonica è sempre un bene EVITARLA come le CIMICI!
- h) Attenzione all’INCIPIT! Molti Editori, a causa dell’enorme mole di carta che ricevono ogni mese in redazione, leggono la prima pagina, l’ultima e qualcosina in mezzo di ciascun manoscritto. Se l’incipit funziona, passano il manoscritto sulla pila dei “probabile lettura!”. E’ forse una leggenda metropolitana questa, ma perché rischiare che invece sia vera? Fare sempre molta molta molta attenzione a come si inizia un romanzo.
- i) Controllare che i dialoghi siano narrativamente credibili.
- l) Controllare che i personaggi siano narrativamente credibili e caratterizzati bene
- m) Controllare che le descrizioni e le figure retoriche inserite nel testo NON siano cariche di iperaggettivazione e periodare involuto. Se si fanno frasi corte e chiare NON significa NON saper scrivere, ma saperlo fare al meglio. Se si è inserita una sequenza di due, tre aggettivi per descrivere una cosa/persona/emozione/sensazione, considerare che un aggettivo, bello, centrato e adeguato è più che sufficiente.
CONSIGLIO PIU’ IMPORTANTE DI TUTTI, che pare assurdo ma invece è FONDAMENTALE:
LEGGERE, LEGGERE, LEGGERE
e poi ancora
LEGGERE, LEGGERE LEGGERE!
ho sentito troppi aspiranti scrittori (in genere i più giovani) dire:
“Mi piace tanto scrivere, purtroppo detesto leggere”.
Se NON LEGGI, NON SAPRAI MAI SCRIVERE!
#SAPEVATELO!
Questo bigino è in continua fase di aggiornamento, per cui, qualunque integrazione da inserire nei commenti è gradita e ben accolta.
Grazie
L’ha ribloggato su Sono Solo Scarabocchie ha commentato:
Me ne ero dimenticata…
Ma ricordare non fa male!
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