Da tre giorni i meteo di tutto l’etere si erano messi d’accordo su un unico pronostico: pioggia a catinelle. Meteo.it diceva che avrebbe piovuto a intermittenza fino al mattino del 26 giugno. MSN.it invece, con previsioni orarie, indicava temporali con acqua abbondante fino alle 15:00, breve pausa fino alle 18:00 per poi continuare con veri e propri rovesci fino alle 23:00. Sky Meteo, timidamente invece dava qualche spiraglio di speranza: pioggia copiosa fino alle 15:00 e poi tregua fino alle 23:00.
Confesso che ho vissuto tre giorni di ansia. L’idea che l’evento della Notte Bianca 2014 di Via Andrea Costa non avesse luogo mi intristiva. Ci tenevo. Volevo che ci fosse. La mia nuova “creatura”, Mira dritto al cuore, era previsto che vi partecipasse insieme a quelle di altre sei colleghe, Angela Di Bartolo, “compagna di casa editrice”, Lorena Lusetti, Mariel Sandrolini, Lisa Frassi, Viviana Viviani e Maria Silvia Avanzato.
Non era solo per la questione “presentazione” del libro. O della vendita delle copie, che comunque sapevamo non sarebbero state elevate, ma proprio la voglia di essere “dentro” la manifestazione, nella strada che da trent’anni è la mia strada, con i commercianti che sono i miei commercianti, di tutti i giorni, quelli che saluto affettuosamente la mattina quando scendo a fare la spesa, o gli amici che avevo invitato a partecipare a una kermesse di balli, canti, cibi gustosi e coccole. Perché questa è la Notte Bianca, come tutte le Notti Bianche che si svolgono a Bologna, in ogni via che organizzi questo tipo di evento.
Era la voglia di stare insieme alla gente che tutti i giorni mi regala un sorriso insieme a uno scontrino, e di esserci dentro.
Ho giocato sul web con ansia tutto il giorno, arrivando a fare persino un “fioretto” (qualcuno lo ha ritenuto persino un pochino “blasfemo”), proponendomi di non nominare una persona che tanto stimo e ammiro (e di cui avete sentito parlare lungamente qui, su questo blog), fino alla fine dell’estate se non fosse piovuto.
Non so se il fioretto ha funzionato. Non è piovuto.
Dalle 19:00 (io sono arrivata un po’ in ritardo, e mi sono pure beccata i rimbrotti del libraio, Roberto!) abbiamo iniziato ad apparecchiare il nostro tavolino, con la mia tovaglia blu e i fiori portati da Annina, la mia amica “fan” di questo ultimo libro, già prima che fosse proposto a un editore, e le candele, e i pasticcini e i salatini e le bevande. Nel frattempo ci producevamo in chiacchiere giocose e scambi di opinioni, di esperienze. Sette scrittrici bolognesi che “ciaccolano” di periodi ridondanti e anacoluti, di copertine e di microeditoria. Insieme, sorridenti, complici, unite e affiatate. Bella sensazione.
Il buio ha gettato il suo mantello scuro su di noi e la strada si è animata di gente, di canti, di schiamazzi. Le amiche e gli amici che avevo invitato a unirsi al divertimento generale non hanno disatteso il mio richiamo e si sono presentati tutti. Ho salutato amici e amiche che non vedevo da anni, persone care che frequento spessissimo, ho abbracciato e sorriso e riso.
E la sorpresa: l’editore Fabio Pinton, di Runa Editrice che appare all’improvviso, non atteso ma largamente festeggiato. Bel gesto, siamo state contentissime di averlo con noi fino a tarda sera e orgogliose lo abbiamo con-diviso con le altre colleghe.
La pioggia ha trattenuto la sua voglia di irrompere sulla scena fino all’ultimo e si è sfogata solo questa mattina in larghi scrosci carichi di goccioloni grossi come biglie. Un grazie al Cielo che è stato clemente e ci ha permesso di vivere questa serata così piacevole non glielo si può negare, dunque.