Federica Gnomo è una scrittrice che io stimo molto e di cui amo tutto ciò che scrive, che non conosco personalmente soltanto perché ancora non ho avuto occasione di trovarmi nello stesso posto e nello stesso momento insieme a lei ma che mi piace considerare una cara amica. E solo a una cara amica avrei potuto affidare un’intervista così intima e personale come quella che mi ha rivolto attraverso la sua rubrica “A letto con lo scrittore“ nel suo blog Gnomosopralerighe.it .
Rispondendo alle sue domande, rivelo molto di me, del mio quotidiano e del mio scrivere.
Stasera facciamo irruzione nella camera da letto di AMNERIS DI CESARE autore Di MIRA DRITTO AL CUORE Editore RUNA EDITRICE, 2014
1) Per prima cosa vorrei chiederle: ama dormire molto? Se non dovesse lavorare o studiare andrebbe a letto tardi, o presto? si sveglierebbe all’ora di pranzo o all’alba?
Dormire mi piace, mi è sempre piaciuto, ma mi è sempre piaciuto anche svegliarmi prestissimo la mattina, uscire per le strade ancora deserte o poco batture, l’aria fresca del mattino, il sorgere del sole. E amo anche il silenzio della notte, la solitudine di una luce fioca accesa mentre tutta la casa è al buio e tutti dormono. Vado a letto molto tardi, ultimamente e mi sveglio molto presto. Dormire, da qualche anno è diventato un po’ una sorta di perdita di tempo prezioso. Un pensiero ricorrente “avrò molto tempo per riposarmi, un giorno, quando non mi sveglierò più” quindi, no, non mi sveglierei mai a mezzogiorno.
2) Che tenuta notturna preferisce? Le piace dormire nudo, anche in inverno, o comunque con poche cose addosso o ben coperto? Ci descrive il suo pigiama preferito o camicia da notte? Si è mai comprato qualcosa che esce dal suo schema e poi non ha indossato?
Dormo con pigiamoni larghi e molto poco sexy. Non devono essere molto pesanti, mi piacciono le coperte calde e lenzuola fresche, ma la tenuta da notte deve essere leggera. Una volta mi sono comprata un pigiama di seta e raso, di quelli a foggia maschile, con la giacca con i bottoni e le tasche e i pantaloni a sigaretta. Non l’ho mai indossato. E’ ancora lì che gira nelle scatole per armadio e che salta fuori puntualmente a ogni cambio di stagione. Ogni volta penso: “quando dimagrisco, me lo metto di sicuro”. Non lo indosserò mai, ormai l’ho capito.
3) Potendo avere una casa grande, vorrebbe dormire in coppia o in stanze singole? Le piace un letto singolo o matrimoniale?
Letto matrimoniale, assolutamente. E vorrei, come Virginia Woolf, “una stanza tutta per me”. Però se l’avessi poi da lì non uscirei più. Quindi meglio di no.
4) Cosa fa prima di dormire, una volta entrato nel letto? (Leggere, scrivere, guardare la tv, stare al portatile con gli amici, mangiare cioccolatini, pregare, ecc…)
Quando entro nel letto (ci entro quasi tuffandomi) mi accoccolo e mi addormento, il più delle volte pensando a ciò che sto scrivendo. Le cose migliori che ho scritto le ho pensate prima di addormentarmi.
5) Comodino piccolo o gigantesco? Cosa tiene di solito sul suo comodino?
Un’abat-jour, il telecomando della televisione, una pila spropositata di libri che vorrei leggere.
6) Le capita di alzarsi di notte, completamente riposato? E cosa fa? Mangia, scrive perché ha un’idea, si rilassa leggendo e riprende a dormire, o cosa?
In genere se mi alzo di notte vado in sala e accendo la tv. Guardo ciò che non ho potuto guardare durante il giorno. No, difficilmente mangio. Se sono in fase di scrittura, allora sì, scrivo.
7) Le capita di sognare? Cosa sogna spesso? Ha incubi ricorrenti? Sogna a colori? Ricorda i sogni?
Raramente mi ricordo i sogni che faccio. Ma alcuni, quando sono particolarmente interessanti, li ricordo e capita persino che me li scriva subito appena sveglia per paura di dimenticarmeli. Non ho incubi ricorrenti, ma sogni che si ripetono anche se in modalità differenti, sì. E sono di due tipologie: la prima: sogno di essere alla fermata di un autobus, o mentre sto per prendere un ascensore, o sto salendo una scala. Salgo, e mentre sono in viaggio mi accorgo di aver sbagliato numero dell’autobus, numero del bottone premuto, numero di interno scala intrapreso. Entro nel panico perché quel mezzo mi sta portando dalla parte opposta in cui io voglio/devo andare e allora scendo, e generalmente quando scendo mi sveglio. Non sono mai ancora riuscita a tornare indietro e ad arrivare alla meta prefissata. La seconda tipologia è quella di sognare animali. In genere sogno un cane o un cavallo bianco. E so che è un bel segno. Ma quando capita di sognare i gatti, stranamente, per quanto siano belli e pacifici e li stia accarezzando, improvvisamente e immancabilmente quel gatto nel sogno mi si rivolta contro e in genere o mi pianta le unghie dentro la carne oppure mi soffia contro e mi morde. Quando sogno questo, so che il giorno dopo avrò una grande delusione, o farò una grossa litigata con qualcuno. Capita sempre, immancabilmente.
8) Ha mai sognato la trama di un romanzo che poi ha scritto?
Romanzo no, ma racconti almeno due.