La giornalista Beatrice Tiberi, sul sito Cultora spiega come funziona il movimento #ioleggodifferente:
Eccomi di nuovo.
Sono stata assente, ma intendo rimediare in tempi rapidi. Il sito http://www.ioleggodifferente.it è online, ancora in fase di lavorazione, ma cliccabile.
Il progetto (lo potete leggere qui: http://ioleggodifferente.it/il-progetto/) è ben esposto nel comunicato stampa, ma vedo le organizzatrici abbastanza in affanno nel tentativo di dirimere tutti i dubbi che lettori – autori – editori continuano a porre, spesso senza aver prima fatto lo sforzo di dare una letta in giro. E allora cerco io di fare chiarezza:
LO SCOPO, dichiarato, è quello di portare sotto il naso dei lettori (dicesi lettori coloro che leggono almeno un libro ogni due o tre mesi) nomi, pagine, copertine, contenuti e titoli che non potrebbero trovare se non facendosi carico di un certosino lavoro di ricerca nelle migliaia di uscite libresche quotidiane. Dice: ma è pubblicità? E-sat-ta-men-te! Le piccole case editrici indipendenti non hanno la possibilità di tartassare a botte di marketing selvaggio la platea dei lettori e spesso roba di qualità passa sotto silenzio perché non ha visibilità. Le organizzatrici, bontà loro, hanno deciso di dare una mano e chi approva lo scopo è chiamato, quale che sia il suo ruolo, a fare altrettanto senza aspettare la manna dal cielo.
COME FUNZIONA: il meccanismo è facilissimo, scontato, senza misteri. L’autore che decide di volersi far conoscere mette a disposizione (in combutta con il proprio editore) una copia del proprio libro (cartaceo o e-book, non ci sono preclusioni) e fornisce alle organizzatrici la propria biografia, una foto, la copertina del libro, l’incipit e qualche stralcio. Il necessario per approntare la vetrina del proprio spazio sul sito. A quel punto i lettori potranno spulciare, leggere ed eventualmente commentare incipit e stralci. Tra i commentatori l’autore sceglierà, a proprio insindacabile giudizio, a chi fare omaggio della copia. Il lettore omaggiato dovrà scattarsi un selfie con il libro e postarlo sui social (tutti i social a questo punto hanno uno spazio #ioleggodifferente), leggere, recensire (con sincerità, senza piaggerie) e poi decidere a chi passare il libro per un’altra lettura. Un passalibro.
CHI PUO’ PARTECIPARE:
– GLI AUTORI che abbiano pubblicato un romanzo con una CE tassativamente non a pagamento. Il progetto non è aperto al self-publishing. Sinceramente non sono del tutto d’accordo ma capisco la decisione delle organizzatrici.