CINQUE MESI DI AMARGANTA. CINQUE MESI DI SODDISFAZIONI.

Sono quattro anni che conosco Cristina Lattaro. Entrò un pomeriggio di giugno sul forum FIAE, chiedendo di poter essere ammessa a far parte di quella che, già da qualche anno, era una piccola famiglia virtuale assai chiusa e ristretta. Non immaginavo di certo che l’arrivo fresco e simpatico di un ingegnere con la passione per la scrittura e con addirittura già in fieri una pubblicazione NOEAP per la Nulla Die si sarebbe trasformato in un’amicizia e connubio professionale continuo e duraturo. Con Cristina, infatti ho partecipato a conferenze, abbiamo condiviso una casa editrice con cui abbiamo entrambe pubblicato i nostri primi romanzi, un’antologia benefica, DODICIDIO, e oggi, con la sua apertura di AMARGANTA, anche un rapporto capo – impiegato, essendo lei la mia “bossa” e io direttrice di collana sia per il fantasy che per gli Under15, e scout per il mercato internazionale di lingua anglofona e portoghese.

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Di Cristina mi fu subito chiara una cosa: era dotata di una fantasia potente. Il suo primo libro, La saggezza dei posteri, edito da Nulla Die, presentava una trama strepitosa, diversa dalle solite, e un modo di raccontare che non era comune a molti autori, né tra quelli che avevano avuto la fortuna di esser pubblicati da BIG dell’editoria, né tra quelli che invece potevano distinguersi tra le pubblicazioni della piccola e micro editoria. Non mi piacque l’editing che le fu fatto, era il primo romanzo da lei mai pubblicato, l’inesperienza aveva avuto gioco facile ma la casa editrice non aveva sopperito a tali piccole lacune, lasciando così il testo impuro e alle volte irritante nelle sue ingenuità. Cosa che prontamente dissi a Cristina, aspettandomi una replica piccata, e che invece non venne, perché, avrei appreso molto più avanti, Cristina non è solo un’attivissima autrice, ma persona anche molto intelligente.

In questi quattro anni, seguendola nelle sue peripezie attraverso il mondo dell’editoria ho visto crescere in me la stima per una donna che fa quattromila cose al minuto (ricordiamoci che è pur sempre un ingegnere, e quello è il suo lavoro principale). Dalla redazione di recensioni a libri in televisione per una televisione locale, a un numero imprecisato di romanzi pubblicati e di tutti i generi narrativi possibili, alla decisione, finale, di aprire una casa editrice, la Amarganta, mano a mano passva il tempo rimanevo a bocca aperta a guardarla fare innumerevoli cose e a farle tutte bene.

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Perché, anche Amarganta è una “cosa fatta bene”. Uno potrebbe pensare che essendone io coinvolta, sono di parte nel giudicare. E potrebbe pure essere così, ma come ho imparato a essere molto critica con i testi che negli anni mi sono stati sottoposti e che spesso ho smembrato furiosamente con crudele sincerità, lo stesso penso di poter fare anche con il catalogo della casa editrice con la quale sto collaborando in quel momento. Molte decisioni e scelte delle case editrici precedenti, per dire, non mi sono piaciute e tanti, troppi titoli mediocri ho visto aggiungersi a cataloghi discreti, rovinando così la credibilità dei cataloghi stessi. E questo, lo posso dire con molta tranquillità, non è avvenuto per Amarganta.

Il catalogo di Amarganta si è subito distinto per la particolarità e originalità. Primo libro pubblicato in assoluto da Amarganta è stato infatti un saggio sulla ricerca del successo, SUCCESS BOOK, di Lulu Lafiandra. Sembrerebbe un saggio di quelli soliti, un’americanata, dove ti insegnano alcuni trucchi per avere fiducia in te stesso e magari compararti una pallina di gomma morbida da schiacciare con le dita nei momenti di maggior stress, e invece no, Maria Luisa, “Lulu”, La Fiandra, psicologa, analizza in vari capitoli le ragioni umane della ricerca del successo per arrivare alla conclusione, più sensata, che il successo lo si ottiene se si accetta se stessi.

Il secondo libro, è stato un romanzo, Darkside. Di Fantascienza Romantica. La Sci-Fi Romance non è molto comune in editoria, e guarda caso, immediatamente Amarganta ha saputo accaparrarsela. La penna estremamente volitiva e particolare di Alessandra Gaggioli, da molti conosciuta in rete come Federica Gnomo, ha fatto il resto. Un bellissimo romanzo d’amore malato tra le stelle e le galassie dell’Universo. Raccomandatissimo.

Terzo libro, un “cooking-romance“. Il gusto della vita di Luciana Ortu. Un viaggio nei ricordi attraverso i gesti quotidiani che ci accompagnano e che tendiamo troppo spesso a considerare banalità del giorno per giorno: tagliare, sminuzzare, mondare, gettare in padella, soffriggere, scolare, impiattare. Attraverso i gesti e la ritualità che portano una persona a preparare una pietanza scaturiscono ricordi, sogni, lacrime e rimpianti. Storie. E tante belle storie tutte inanellate l’una dietro l’altra sono quelle che Luciana Ortu ci racconta in questo piccolo gioiellino di narrativa stream-of-consciousness.

La sezione dell’estero si è subito popolata di nomi importanti: Marie Sexton e Indra Vaughn. I libri scelti per questa sezione e di queste autrici son libri particolari. I primi due di Marie Sexton sono allegri, divertenti, scanzonati, anche se al loro interno contengono un messaggio malinconico, rispetto ai tempi passati e all’impossibilità di vivere un amore un tempo ritenuto abominevole. I secondi due libri sempre di Marie Sexton invece sono tristi, struggenti, la descrizione di amori gay che cambiano la vita, la segnano, nel bene e nel male. Indra Vaughn invece, con Ossessionato ci racconta la fame, la passione senza controllo, la seduzione drogata di un incontro e con Polvere di Neve, in uscita a breve, il senso di inadeguatezza, il complesso di inferiorità e la possibilità di riscatto, di risorgere sempre attraverso una relazione sentimentale.

Il Paranormal Romance arriva di prepotenza con il primo di sei libri, magnificamente tradotti da Cristina Lattaro, con Al Servizio del Soprannaturale di Crys Louca e Sg. Horizons.

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La parte LGTBQ invece viene inaugurata da Martin Milk, prima, con un BDSM molto intenso e dalle tinte molto forti (sconsigliato a chi non ama il genere BDSM e soprattutto le scene forti di dominazione) La legge del desiderio e Francesco Mastinu poi, con il suo FALENE, un romance gay tenero e dai toni quasi incantati: la storia di un giovane uomo al bivio in una relazione importante, di fronte alla tentazione di una nuova storia di passione e una relazione consolidata con l’amore della sua vita. Il rapporto mai chiarito con l’amica del cuore eternamente innamorata di lui e il miraggio di un lavoro all’estero, la possibilità di una realizzazione personale che però rischia di mettere in discussione e distruggere tutto quanto fino a ora costruito. Bello, consigliato agli eterni romantici. Inoltre, Annemarie De Carlo presenta il suo Anime alla deriva, primo romanzo Urban Paranormal che affronta in chiave fantasy il percorso di accettazione della propria identità e che racconta di due grandi storie d’amore, una MM e una MF. Come vedete, Amarganta non si uniforma alle scelte del mercato, ma ama mescolare i grandi temi e il modo in cui si affrontano in maniera spesso controversa.

Oltre alla narrativa dalle grandi tematiche e dagli sviluppi drammatici, Amarganta ha occhio anche per ciò che è raccontato in chiave più leggera, con il sorriso sulle labbra ma sempre con messaggi di positività e grandi temi: I gatti di Farfa dell’esordiente Guido Spano rientra tra questi a catalogo ed è uno dei maggiori successi di vendita fino a oggi.

Altri due saggi dai tratti estremamente interessanti:

L’occhio ribelle di Giulio Questi, di Andrea Schiavone, che percorre l’intera produzione cinematografica di questo strano e irriverente regista attraverso un’analisi lucida e scanzonata al tempo stesso, indiscreta quasi una webcam sempre accesa, e La posta in palio, di Stefano Casarino e Mauro Selis, saggio che analizza e ripercorre uno dei vizi più devastanti e sconvolgenti che possa attaccare l’uomo: il gioco d’azzardo.

Amarganta non è solo narrativa “per adulti”. Amarganta ha un occhio anche alla narrativa per Under15 di qualità. E infatti ecco che all’attivo e in uscita in questi giorni sono due piccoli gioiellini di libri: Grande e Piccolo, di Laura Castellani e Caterina Betti e Olivia e le ombre, di Maria Silvia Avanzato e Annelisa Bonetti. Due piccoli libri che vi cattureranno e che scoprirete ben presto non esser solo riservati a un pubblico “mignon”, ma apprezzabili per disegni e tematiche anche da un pubblico più adulto.

E per finire, il mio romance, Sirena all’orizzonte, di cui avete spesso sentito parlare. Non ha bisogno di commenti. Casomai, la pagina dedicata a questo mio romanzo, in questo blog dove potete trovare recensioni e storia, la trovate qui

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Mi fa piacere osservare, con occhio discosto e critico quanto il catalogo di Amarganta sia cresciuto in pochi mesi, da quando scrivevo questi annunci accorati, e l’idea che una piccola parte sia dovuto anche alla sottoscritta questo bel traguardo mi riempie il cuore di soddisfazione.

E per il 2016 la programmazione editoriale è già pressoché tutta coperta. Nuova saggistica, nuovi romanzi, nuove proposte estere per un catalogo sempre più particolare e discosto dalle logiche del mercato. Ormai, infatti, le selezioni son chiuse, sospese fino a tempo indeterminato. Ma l’attenzione al bel manoscritto, alla pubblicazione di valore è sempre alta. L’unico consiglio che posso dare è: stay tuned.

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