#9. SCRIVIAMO LA TRAMA DEL NOSTRO ROMANZO

Foto di StartupStockPhotos da Pixabay

Trama

Avete fatto i compiti? Avete scritto Tag-line e Log-line?

Bravi.

Adesso prendete il foglio elettronico, carta e penna, come preferite, e iniziate a scrivere la vostra trama per intero. Tutta. Dall’inizio alla fine

Da punto A a punto F passando per B, C, D, ed E. 

Una linea dritta, verticale. 

  • Inizio, 
  • svolgimento, 
  • conflitto, 
  • azione, 
  • reazione, 
  • risoluzione, 
  • fine. 

Non sapete come andrà a finire? Non avete idea di come risolvere il conflitto? Avete “indossato” male la vostra storia ma non c’è problema, la sentirete vostra molto presto. Però intanto buttate giù i punti salienti.

Nell’ultimo romanzo che ho scritto avevo solo un’idea di base: c’era un diner americano di provincia, gestito da una simpatica signora di mezza età nel quale gravitavano un paio di bei ragazzi dal passato misterioso, qualche cameriere, e un ragazzino che, cacciato di casa e diseredato vi arrivava per caso e poi restava a lavorare e trovava in un cliente del diner, il grande amore della sua vita. E un altro ristorante con annesso Lounge Bar, gestito da quest’uomo tenebroso che metteva a repentaglio la storia d’amore. Sapevo come sarebbe andata a finire: essendo un romance, il lieto fine doveva essere assicurato. Fosse stato un horror o un noir, invece, magari uno dei due amanti o entrambi sarebbero morti. Se fosse stato un thriller uno dei due protagonisti si sarebbe magari messo a indagare per conto suo su un certo assassinio, un fantasy o fantastico, i due amanti o uno solo dei due, magari sarebbe stato un vampiro, il proprietario del ristorante un licantropo. 

Vedete come già si dipana la matassa, davanti a voi, dopo aver pensato bene ai generi e alle varie ambientazioni?

La trama andrebbe scritta con la massima precisione. Se anche non sapete i particolari degli “eventi nel mezzo” non importa, ma l’inizio, la fine, lo scopo della narrazione e le azioni a grandi linee, quelle sono fondamentali. 

Che rispettiate, poi, durante il percorso di scrittura vero e proprio, gli avvenimenti e che la storia venga raccontata proprio nel modo in cui l’avete immaginata all’inizio di questo viaggio, non ha importanza. Ma è importante che abbiate chiaro da che punto partite e a che punto volete arrivare e portare il lettore. 

Che lo facciate usando le “mappe concettuali” che i professori tanto stressano imponendovi di farle per storia, geografia e letteratura, oppure che la scriviate in forma di letterina a Babbo Natale o all’amica di penna, non ha importanza. Potete anche fare entrambe le cose: schematizzare al massimo la vostra idea/storia e poi scrivere un testo più articolato e più lungo in cui raccontate esattamente quello che da qui a qualche tempo inizierete sul serio a narrare. Non c’è limite allo schematizzare e al buttar giù trame. 

Esercizio: scrivete la trama del vostro romanzo nella forma o in più forme differenti e mettetela da parte.

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